Creare prodotti è ottimo, ma creare relazioni è ancora meglio.

Sfruttare il web per trovare clienti: utopia o possibilità?

Sfruttare il web per trovare clienti- utopia o possibilità - dsmarketing
Lavorando come consulenti aziendali, capita spesso di entrare in contatto con aziende e attività diverse, molte delle quali hanno potenzialità inespresse soprattutto rispetto a un uso più consapevole e mirato del digitale a supporto del proprio business.

A confronto con un imprenditore sulla possibilità di sfruttare
il web per trovare clienti

Quando prospettiamo le opportunità di un uso dei canali digitali per migliorare la visibilità e raggiungere nuovi clienti, agganciando quelli potenzialmente interessati al prodotto o servizio offerto, percepiamo scetticismo, quasi parlassimo di un impronunciabile incantesimo che non sempre riesce.


In altri casi, come durante un recente confronto con un imprenditore del nostro territorio, c’è la chiara volontà di capire come migliorare il racconto della propria azienda, essere più presenti sui diversi canali online per rafforzare fiducia, autorevolezza e reputazione, creare un dialogo con i pubblici di riferimento.

Nessun settore economico può restare indifferente alla trasformazione digitale in continua evoluzione e di fronte ai cambiamenti che, spesso, avvengono a una velocità superiore alla nostra capacità di recepirli efficacemente.


Questa è stata la premessa. 


Avremmo potuto proseguire con l’elenco degli strumenti e delle piattaforme: sito web, WordPress, Facebook, Google My Business, Linkedin, per citarne alcuni. Abbiamo, invece, preferito focalizzare l’attenzione su un elemento propedeutico a qualsiasi confronto sull’uso dei nuovi media: essere solo “presenti” sul web, sui Social Media non è più sufficiente. Non basta. 

Perché – inutile girarci intorno – ogni azienda che si mette sul mercato ha un unico obiettivo e, cioè, aumentare il proprio fatturato.


Questo – tradotto – significa cercare di avere più clienti, mettere in campo azioni, nell’ambito di una strategia di Marketing ampia e ben articolata, finalizzate all’acquisizione e fidelizzazione dei clienti. A maggior ragione, se si investe parte del budget in attività di promozione online, la visibilità fine a se stessa (“passiva”) non può essere l’unico obiettivo da perseguire. Bisogna sfruttare le opportunità che il digitale offre per “agganciare” quella fetta di pubblico potenzialmente interessata a ciò che si fa. 

Clienti reali, non effimeri “mi piace” su Facebook o “follower” su Twitter.


Per usare una similitudine: non persone che, mentre fanno una passeggiata, osservano distrattamente la nostra vetrina, ma persone reali (che, però, si muovono dentro spazi virtuali) da raggiungere, attirare, coinvolgere, incuriosire e trasformare, poi, in contatti profittevoli per il business.


Dimentichiamo, quindi, l’uso personale dei Social Network.


Nel momento in cui cominciamo a usarli come canali per farci conoscere come professionisti o aziende che offrono un determinato servizio o producono un determinato prodotto, dobbiamo cambiare mentalità e iniziare a considerarli come dei veri e propri strumenti di Marketing che possono contribuire, totalmente o parzialmente, al raggiungimento dei nostri obiettivi di business.


Non è più possibile restare sulla soglia dell’ufficio o del negozio ad aspettare che i nostri potenziali clienti ci cerchino, così come è ormai impensabile limitarsi a un post ogni tanto sui Social o a un sito vetrina che scivolerà lentamente nell’oblio della rete. Dobbiamo essere noi a farci trovare dai nostri potenziali clienti in tutti i luoghi virtuali in cui essi s’informano quando hanno un problema, una necessità, un esigenza connessa al prodotto o al servizio che offriamo.

Dobbiamo, cioè, presidiare il “Momento Zero della Verità” ed essere la migliore risorsa per il nostro potenziale cliente comincerà a consultarne diverse (pagine web, articoli, recensioni) per approfondire una specifica esigenza, prendere consapevolezza di un problema e trovare delle soluzioni ottimali. Dobbiamo, in un secondo momento, far comprendere all’utente che possiamo provvedere alle sue necessità – con il nostro prodotto o servizio – meglio di altri. E dobbiamo mettere in campo una serie di azioni (combinando Advertising online, Content Marketing, E-mail Marketing, Social Media Marketing) per rinsaldare la relazione che siamo riusciti a instaurare entrando in contatto con lui finché non saremo riusciti a convincerlo ad affidarsi alle nostre soluzioni e ad acquisirlo come cliente.


Aprire pagine e account su tutti i Social senza criterio, solo per “esserci”, e, poi, limitarsi a non gestirli, a non aggiornarli mai, abbandonandoli progressivamente o, peggio, a copiare/incollare lo stesso contenuto dovunque, denota scarsa conoscenza di peculiarità, dinamiche e opportunità dei Social Media.

Dimostra mancanza di conoscenza del potenziale cliente, del suo processo di acquisto, di come si muove nei luoghi virtuali che ha scelto e dell’uso che ne fa, di obiettivi chiari a monte e, conseguentemente, delle azioni necessarie per raggiungerli, scegliendo i giusti indicatori per misurarne l’efficacia in corso d’opera. 

Se una persona mette “mi piace” a una pagina aziendale su Facebook o visita il sito web, non significa che diventerà automaticamente un cliente l’indomani: se non riempiamo di senso compiuto i nostri canali digitali e definiamo azioni capaci di rafforzare quella primordiale connessione, il nostro potenziale cliente.



Facebook
LinkedIn
Twitter
Email
WhatsApp
Telegram

Restiamo in contatto?

Iscriviti alla Newsletter